Il Bigorio è santuario

Il Bigorio è santuario

La solennità dell’Immacolata di quest’anno resterà negli annali del Convento dei Frati Cappuccini del Bigorio: infatti durante la solenne celebrazione presieduta dal vescovo di Lugano Lazzeri, la chiesa conventuale dell’Assunta – risalente al XIII secolo e dal 1535 chiesa conventuale dei Cappuccini – è stata eretta a Santuario. La copiosa nevicata caduta durante tutta la giornata non ha impedito ad un centinaio di persone di visitare l’interno del Convento nella ormai tradizionale giornata delle porte aperte mentre la sera, nella Messa solenne accompagnata da un ottimo repertorio di musica sacra con il coro Vox Clara, si è vissuto il toccante momento celebrativo.

Le parole del vescovo di Lugano

L’omelia del vescovo Lazzeri ha raggiunto il cuore dei coraggiosi fedeli che si sono inerpicati al Bigorio malgrado le condizioni delle strade fossero tutt’altro che agevoli. Cuore dell’omelia è stata la figura di Maria, colei che nella quotidianità viene per restare con noi, luce e guida verso il Cristo. Ora la chiesa dell’Assunta del Bigorio è Santuario e questo è un importante riconoscimento dato dalla Diocesi ad un luogo dove, così ci tramandano le antiche cronache manoscritte del Convento, sono state concesse quelle grazie richieste dal popolo orante che nei secoli guardava alla bella icona cinquecentesca presente sull’altare maggiore come un porto sicuro dove riporre le speranze e le angosce del vivere. Davvero Maria è colei che più di tutte sa comprendere i bisogni spirituali dei credenti e con il suo sguardo sereno, subito è capace di infondere nel cuore dei cristiani la giusta calma e serenità.

Una preghiera di Paolo VI a ricordo dell’evento

La preghiera di san Paolo VI fatta stampare dai Cappuccini a ricordo dell’erezione a Santuario ben raccoglie i sentimenti di gratitudine alla Diocesi e al popolo tutto:

«O Maria Immacolata Assunta in cielo, tu che vivi beatissima nella visione di Dio: di Dio Padre che fece di te alta creatura, di Dio Figlio che volle da te essere generato uomo e averti sua madre, di Dio Spirito Santo che in te compì la concezione umana del Salvatore. O Maria purissima o Maria dolcissima e bellissima o Maria donna forte e pensosa o Maria povera e dolorosa o Maria vergine e madre donna umanissima come Eva più di Eva. Vicina a Dio nella tua grazia nei tuoi privilegi nei tuoi misteri nella tua missione nella tua gloria. O Maria assunta nella gloria di Cristo nella perfezione completa e trasfigurata della nostra natura umana. O Maria porta del cielo specchio della luce divina santuario dell’Alleanza tra Dio e gli uomini, lascia che le nostre anime volino dietro a te lascia che salgano dietro il tuo radioso cammino trasportate da una speranza che il mondo non ha quella della beatitudine eterna. Confortaci dal cielo o Madre pietosa e per le tue vie della purezza e della speranza guidaci un giorno all’incontro beato con te e con il tuo divin Figlio il nostro Salvatore Gesù.»

– Fra’ Michele Ravetta per catt.ch