Alla Pinacoteca Züst di Rancate, una mostra dedicata alla Madonnina del Bigorio

Alla Pinacoteca Züst di Rancate, una mostra dedicata alla Madonnina del Bigorio

Sabato 24.11.2018 alle ore 16:00, alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio), si è tenuta l’Inaugurazione dell’esposizione “La Madonnina del Bigorio e il Maestro del Figliol Prodigo, un’icona fortunata nell’Europa del Cinquecento”, dedicata al bellissimo dipinto, raffigurante la Madonna, solitamente custodito nella chiesa del Convento.

In questi ultimi anni l’Associazione Amici del Bigorio ha dato spazio con sollecitudine alla ricerca approfondita sulle opere d’arte custodite nel convento del Bigorio. Fin dall’inizio ha suscitato grande interesse la tavola esposta sull’altare maggiore della chiesa del Convento, raffigurante la Madonna col Bambino. Lo scorso 25 ottobre è stata presentata la pubblicazione “La Madonnina del Bigorio e il Maestro del Figliol Prodigo, un’icona fortunata nell’Europa del Cinquecento” che consente di illustrare in modo compiuto questo dipinto e di evidenziare l’importanza che merita, aggiungendo un valore riconosciuto al patrimonio artistico conservato in questo antico Convento di frati cappuccini.

Per poter meglio apprezzare questa precisa e nuova lettura dell’opera, il Comitato e il Gruppo Culturale dell’Associazione Amici del Bigorio hanno deciso di esporla fino al 17 febbraio 2019 alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate.

Per agevolare una visione ravvicinata, l’opera è esposta nella “Sala Serodine” e inserita in un climabox appositamente realizzato da Massimo Soldini e dal suo atelier, per controllare e mantenere costanti sia il tasso di umidità che temperatura dell’aria.

L’architetto Mario Botta, facendo capo alla sua lunga esperienza nel campo dell’allestimento di mostre d’arte, ha da parte sua progettato una suggestiva e raffinata struttura in cedro. Se da un lato il legno vuole ricordare la semplicità propria dell’ordine francescano da cui i Cappuccini discendono direttamente, dall’altro il cedro originario del Libano ci proietta verso l’Oriente da dove proviene il messaggio cristiano.

Pur essendo aperta al pubblico solo da pochi giorni, la mostra ha già riscosso un notevole successo, attirando anche un personaggio di rilievo e un’autorità nel mondo dell’arte, Vittorio Sgarbi, che domenica 25 novembre ha ammirato il dipinto con molto interesse.